Umbria on the road: itinerario di 4 giorni fra borghi, natura e tradizioni
Conosciuta come il cuore verde dell’Italia l’Umbria è una regione dalle modeste dimensioni ma ricca di posti meravigliosi. Inoltre, si presta benissimo ai viaggi on the road e ad un turismo lento. Nell’articolo vi porteremo coni attraverso il nostro on the road dell’Umbria con un itinerario di 4 giorni.
Giorno 1
CASTIGLIONE DEL LAGO
Come spesso accade per noi il primo giorno coincide sempre con quello della partenza, di conseguenza è anche quello meno impegnativo. La nostra prima tappa è stata Castiglione del Lago, un grazioso borgo affacciato sulle acque del lago Trasimeno. Vi consigliamo assolutamente di visitare Palazzo della Corgna e la Rocca del Leone dalla cui sommità godrete di una vista mozzafiato a 360 gradi sul lago. Nelle giornate più soleggiate e in assenza di foschia le acque del lago si fondono col cielo, uno spettacolo unico! Se aveste più tempo potreste fare anche una passeggiata rilassante lungolago.
BEVAGNA
Subito dopo pranzo siamo ripartiti verso la nostra seconda tappa: Bevagna. Dobbiamo dirvi che questo piccolo borgo ci ha conquistati oltre che per la sua bellezza per il fatto che qui il tempo sembra fermo al 1300. Bagnata dalle trasparenti acque del Clitunno e circondata dalle sue mura trecentesche Bevagna è riuscita a mantenere il suo aspetto medievale, il che la rende a nostro avviso il borgo più bello visto durante il nostro on the road dell’Umbria.




Il fulcro del borgo è Piazza Silvestri dove si trovano gli edifici più importanti come il Palazzo dei Consoli con le sue bifore e logge e la Chiesa di San Michele Arcangelo in stile romanico. Quello che più ci è piaciuto è stato perdersi nei vicoli dei quartieri, detti “Gaite“, dove si respira un’atmosfera diversa tra botteghe di fabbri, ceramisti e mestieri vari. A proposito di Gaite nel mese di giugno si tiene il “Mercato delle Gaite“, una rievocazione storica che ripropone la quotidianità del XIII-XIV secolo.
MONTEFALCO
Terza e ultima tappa di questo primo giorno è stata Montefalco uno dei borghi più belli d’Italia circondato da vigneti di Sagrantino. Come Bevagna anche Montefalco è riuscito a mantenere la sua cinta muraria e le sue 4 porte. Una volta entrati prendete una strada qualunque, non importa quale tanto tutte conducono alla Piazza del Comune, il fulcro del borgo.
Qui è possibile ammirare stupendi palazzi nobiliari, il teatro Comunale e il Palazzo del Comune risalente al 1200. Degli edifici religiosi i più affascinanti sono il Santuario di Santa Chiara della Croce con affreschi del Trecento e la Chiesa-Museo di San Francesco al cui interno sono presenti opere di Benozzo Gozzoli. Prima di andare via ci siamo goduti uno splendido tramonto dal belvedere dove si ammirano i vigneti tinti di arancione dai raggi del sole, davvero emozionante.
Giorno 2
RASIGLIA
La mattina del secondo giorno, freschi e riposati, abbiamo continuato ad esplorare questa stupenda regione. Per prima cosa ci siamo diretti verso Rasiglia, il borgo delle acque, conosciuta anche come “la Venezia dell’Umbria”, un caratteristico borgo medievale del XII secolo unico nel suo genere. La sua unicità è dovuta al fatto che qui sono presenti numerose sorgenti che attraversano il borgo. Passeggiare tra i suoi vicoli con le case in pietra accompagnati soltanto dallo scorrere dell’acqua vi farà catapultare in una fiaba. Il Borgo è veramente piccolo e si gira benissimo in un’oretta scarsa, ma noi vi consigliamo di prendervi il vostro tempo e fare più giri possibili, sopratutto se lo visiterete in primavera, quando fiori di ogni tipo colorano ogni angolo.






SPELLO
La seconda tappa è stata Spello, un altro borgo medievale che desideravamo visitare da anni. Ormai lo avete capito, i borghi umbri ci fanno impazzire, non solo per la loro struttura ma anche per i loro vicoli e palazzi costruiti, spesso, in calcare rosato. Il periodo migliore per visitare Spello è Giugno, quando i suoi vicoli e le sue strade sono pieni di fiori e si tiene la manifestazione delle “Infiorate”.




Vi consigliamo di entrare nel borgo da Porta Venere, la più imponente delle tre grazie alle sue due Torri dette di Properzio. Iniziate a esplorare il dedalo di stradine e vicoletti pieni di fiori magari scattando qualche bella foto. Fermatevi poi ad ammirare lo stupendo ballatoio in legno di Palazzo Acuti-Urbani oggi sede del Comune. Prima di uscire dal borgo passando per Porta Consolare entrate nella Chiesa di Santa Maria Maggiore con gli affreschi del Pinturicchio.
FONTI SUL CLITUNNO
Per finire in bellezza il secondo giorno siamo andati a rilassarci alle Fonti sul Clitunno, oggi parco naturalistico, un luogo davvero magnifico fonte di ispirazione per Plinio il Giovane, Bryron, Carducci e molti altri che sono rimasti ammalti da una natura così suggestiva. Al suo interno potrete rilassarvi passeggiando, sotto pioppi e salici, intorno al laghetto popolato da oche, cigni e anatre. La rigogliosa vegetazione, i riflessi della natura che lo circonda, i colori dell’acqua turchese che sgorga naturalmente dalle fenditure rendono questo parco assolutamente incantevole. Il costo del biglietto è di 3€ mentre i periodi migliori per visitarlo sono tra Maggio e Giugno e in autunno. Nei dintorni delle Fonti vi consigliamo di andare a vedere il Tempietto sul Clitunno, uno dei monumenti altomedievali più importanti dell’Umbria.
Giorno 3
CASTELLUCCIO DI NORCIA
Il terzo giorno lo abbiamo dedicato interamente a Castelluccio di Norcia e alla sua spettacolare fioritura considerata tra le più belle al mondo. Nel vasto altopiano che circonda il borgo dalla metà di Maggio alla metà di Luglio è possibile assistere ad un intensa esplosione di colori dal giallo al blu passando per il rosso. Lenticchie, senape, violette, papaveri, grano e narcisi rendono Pian Grande e Pian Perduto un vero spettacolo per gli occhi. Dopo tanti anni a sognarla finalmente questa estate siamo riusciti a vederla del vivo e siamo rimasti senza fiato dai suoi colori e dalla vista dei campi dall’alto: le coltivazioni hanno l’aspetto di pennellate su quadro. Dopo aver scattato tantissime foto siamo andati a fare un giro a Castelluccio e a mangiare una buonissima zuppa di lenticchie.
Consigli pratici
Vogliamo darvi adesso alcuni consigli pratici su come visitare Castelluccio di Norcia e godervi la fioritura:
- Per prima cosa evitate di andare durante il fine settimana, ci sono veramente troppe persone ed è possibile accedere solo con le navette.
- Ii posti auto sono pochissimi quindi cercate di arrivare presto e parcheggiare solo negli appositi spazi così da non bloccare la strada.
- E’ vietato calpestare i fiori ed entrare nei campi perciò seguite sempre gli appositi sentieri.
- Infine, tenendo conto della nostra esperienza il periodo migliore per andare sono i giorni della prima metà di luglio. Purtroppo è impossibile avere un calendario preciso da consultare perché ogni anno cambiano le coltivazioni e la fioritura segue temperature e condizioni meteo non prevedibili.




Giorno 4
MOLE DI NARNI
L’ultimo giorno del nostro on the road dell’Umbria lo abbiamo voluto trascorrere rilassandoci in due piccoli paradisi naturali. La prima tappa sono state le famose Mole di Narni, una piscina naturale con acqua cristallina color turchese a ridosso delle Gole del fiume Nera. Sfortunatamente in questo luogo non è possibile fare il bagno nonostante l’acqua sia molto invitante. Trovandosi a ridosso della centrale idroelettrica le Mole di Narni sono a rischio inondazioni causate dall’apertura delle paratie della diga. Se aveste voglia e tempo vi consigliamo di visitare il borgo medievale di Narni.
STIFONE
A pochi minuti d’auto dalle Mole di Narni si trova un altro posto davvero suggestivo dove gli abitanti della zona fanno il bagno nelle calde giornate estive. Stiamo parlando di Stifone, un piccolo borgo medievale composto da una ventina di casette in pietra che si affacciano sul fiume Nera. Una volta lasciata l’auto abbiamo fatto una bella passeggiata attraverso il borgo fino a raggiungere il fiume. Qui si trovano i resti di un antico cantiere navale romano e delle stupende piscine naturali dove fare il bagno. Stesi i teli ci siamo goduti un ottimo picnic e alcune ore in totale relax.
TODI
Prima di riprendere la macchina in direzione Firenze ci siamo voluti fermare, visto che era di strada, a Todi, la città natale del grande Jacopone da Todi. Circondata da ben tre concentriche cerchia di mura la sua storia affonda le radici al tempo degli umbri per passare poi attraverso etruschi e romani. Prima di entrare dentro la città visitate la bellissima Chiesa di Santa Maria della Consolazione, il più alto esempio di Rinascimento umbro, che a noi ha ricordato molto il Tempio di San Biagio a Montepulciano.
Una volta entrati a Todi ci siamo diretti subito verso Piazza del Popolo, una delle piazze più belle d’Italia. Sulla piazza si affacciano i quattro edifici più importanti della città: Palazzo del Popolo, oggi sede del comune, risalente al XIII secolo in stile gotico-lombardo; Palazzo del Capitano, risalente alla fine del XIII secolo presenta un bellissimo porticato a trifore; Palazzo dei Priori costruito tra il XIII e la prima metà del XIV secolo; infine il Duomo, la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata risalente al XII secolo in stile romanico e gotico. Per cena ci siamo fermati da “Il Grottino” dove abbiamo mangiato uno dei panini con la salsiccia più buoni che avessimo mai provato.

Umbria on the road: dove dormire
Durante il nostro on the road dell’Umbria abbiamo deciso di alloggiare presso l’Abbazia di Collemedio una struttura ricavata da una vera abbazia del XIII secolo. Al di là degli ottimi servizi offerti (Spa, piscine, ristorante, campi da tenni ecc,) l’hotel si trova in una posizione strategica per visitare le principali attrazioni della regione.
Eccoci giunti alla fine del nostro on the road dell’Umbria, un itinerario di 4 giorni che ci ha portati a scoprire borghi, natura e tradizioni che non conoscevamo. Ai più attenti sicuramente non sfuggirà il fatto che mancano alcuni dei luoghi più famosi dell’Umbria come la Cascate delle Marmore; la nostra è stata una decisione dettata dai giorni che avevamo a disposizione, dal meteo e dalla volontà di raccontarvi anche un’altra Umbria. Non ci resta che augurarvi buon viaggio,
Elena&Jacopo
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