La Sardegna è un’isola magnifica, spiagge paradisiache e acque cristalline qui fanno da padrone. Eppure nell’ultimo periodo stiamo assistendo alla riscoperta di realtà che fino a pochi anni fa passavano inosservate. Una di queste è Cagliari, una città considerata da molti come semplice punto di arrivo per esplorare l’isola ma che invece ha una storia, una cultura e tradizioni da scoprire. Noi l’abbiamo esplorata da cima a fondo nel mese di Maggio e siamo rimasti stupiti da quanto questa città abbia da offrire. Nell’articolo vi consiglieremo cosa vedere a Cagliari in un itinerario di 4 giorni.
Come raggiungere Cagliari
La soluzione migliore per raggiungere Cagliari è sicuramente quella di prendere un volo. Noi abbiamo scelto di volare da Firenze con la compagnia aerea Volotea che ha da poco inaugurato la nuova tratta Firenze-Cagliari. In alternativa è possibile prendere un traghetto imbarcandosi da Genova, Livorno e Piombino.
Come muoversi a Cagliari
Cagliari è una città fatta a misura d’uomo, il centro storico non è molto grande e si gira benissimo a piedi. Inoltre, anche i punti più distanti si raggiungono facilmente con i mezzi pubblici, per questo vi consigliamo di scaricare l’app CTM Bus Finder.
Dove dormire a Cagliari
Durante i nostri 4 giorni in città abbiamo soggiornato presso New Romantic Suite, un appartamento ampio, economico e dotato di ogni comfort nel quartiere Marina a pochi passi da tutti i punti di interesse. Ve lo raccomandiamo per il vostro prossimo viaggio a Cagliari.
Cosa vedere a Cagliari in 4 Giorni
Giorno 1: Orto Botanico-Anfiteatro-Bastione Saint Remy
La mattina del primo giorno è stata dedicata quasi interamente al viaggio da Firenze a Cagliari. Una volta arrivati siamo andati a pranzo all’ Ex Tipografia, un locale ben curato e molto buono in piazza Yenne.



Nel primo pomeriggio abbiamo deciso di visitare l’Orto Botanico, nel quartiere di Stampace. Inaugurato nel 1866 si tratta di una splendida oasi verde che racchiude circa 2000 specie vegetali, di cui 600 alberi, provenienti da tutto il mondo. All’interno dell’Orto meritano una visita la Grotta Gennari, un tempo il luogo di decantazione dell’acquedotto romano e la cisterna romana. Aperto dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 18:00, il costo del biglietto è di 4€ intero e 2€ ridotto.
A pochi passi dall’Orto Botanico, a metà tra i quartieri di Castello e Stampace, alle pendici del colle Buoncammino sorge l’Anfiteatro romano. Scoperto nel XIX secolo, e risalente al I-II secolo d.C, si tratta del monumento più importante di tutta la Sardegna romana. Noi vi consigliamo di visitare il sito, interamente costruito nella roccia viva, così da ammirare da vicino i resti della cavea, le stanze dei gladiatori, le celle degli animali e l’infermeria. L’Anfiteatro è aperto da lunedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00. Il biglietto costa 3€ intero e 2€ ridotto.
L’ultima tappa del nostro primo giorno a Cagliari è stato il Bastione Saint Remy, uno dei simboli della città. Costruito alla fine del XIX secolo il suo nome è legato a quello del Barone di Saint Remy, il primo viceré piemontese. Una volta salito l’imponente scalone si accede alla bellissima terrazza Umberto I. Il nostro consiglio è quello di recarvi qui per assistere al tramonto, non ve ne pentirete! Per i più pigri il nostro suggerimento è quello di prendere l’ascensore panoramico al “Giardino sotto le Mura”.
Giorno 2: Duomo-Palazzo Regio-Cittadella dei Musei
Il secondo giorno del nostro cosa vedere a Cagliari in 4 giorni, a causa del maltempo (scopri cosa vedere a Cagliari quando piove), lo abbiamo dedicato alla scoperta dei monumenti e musei più interessanti della città. Dopo una buonissima e golossisima colazione al Caffè De Candia ci siamo diretti nel quartiere di Castello per visitare il Duomo.
Le prime notizie sulla chiesa risalgono al 1255 ma il suo aspetto attuale è frutto dei numerosi interventi avvenuti sotto il dominio pisano prima e catalano-aragonese dopo. La prima cosa che vi colpirà sarà la sua maestosa facciata in stile neoromanico, ma non fatevi ingannare è del 1931! La facciata barocca in marmo del XVIII secolo ispirata alle cattedrali di Lucca e Pisa è andata distrutta nel tentativo di recuperare quella medioevale. Al suo interno dovete visitare il Santuario dei Martiri, una cripta risalente al 1618 consentente le reliquie dei martiri cagliaritani. Il Duomo è aperto tutti i giorni, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 con ingresso gratuito.




La seconda tappa è stato, sempre nel quartiere di Castello, Palazzo Regio uno dei più belli di tutta la Sardegna. Dal XIV al XIX secolo fu la sede dei viceré spagnoli e sabaudi. Il suo aspetto interno ed esterno è frutto delle ristrutturazioni avvenute nel corso del settecento per volere dei Savoia. Una volta percorso il bellissimo scalone di marmo si accede al piano nobile dove abbiamo visitato alcune sale arredate in stile settecentesco e ottocentesco. L’ultima, detta Salone del Consiglio, è quella che ci ha colpiti di più per la bellezza e i dettagli delle sue decorazioni e dei suoi affreschi. Il Palazzo Regio è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle 18:30, il biglietto intero costa 3€ mentre è gratuito l’accesso agli studenti.






Dopo un pranzo a base di piatti tipici sardi da Ammentos, ci siamo diretti alla Cittadella Dei Musei in piazza Arsenale. Qui hanno sede il dipartimento di archeologia dell’Università di Cagliari, il Museo Archeologico Nazionale, la Pinacoteca Nazionale, il Museo delle Cere e il Museo d’Arte Siamese. Tra tutti noi ci siamo concentrati di più sul museo archeologico nazionale perché volevamo approfondire la storia e il passato dell’isola. Diviso in 4 piani il museo racconta in ordine cronologico le culture presenti sull’isola dal Neolitico all’età bizantina. Particolare attenzione a nostro avviso merita la sezione dedicata all’età nuragica in cui sono esposti numerosi reperti provenienti da tutta l’isola. Aperto 7 giorni su 7 dalle 8:45 alle 19:45 il costo del biglietto è di 9€ intero e 4,5€ ridotto.






Giorno 3: Parco del Tuvixeddu-Grotta della Vipera-San Michele in Stampace-Cripta di Santa Restituta- Chiesa di Sant'Eulalia
Il nostro terzo giorno a Cagliari è stato davvero intenso e pieno di cose da vedere. La mattina siamo andati a visitare Parco Tuvixeddu situato nel quartiere di Sant’Avendrace. Si tratta di un parco pubblico che ha una particolarità la quale lo rende unico: è infatti un’importante necropoli risalente al periodo fenicio-punico. Passeggiando vi imbatterete in numerose tombe scavate nella roccia calcarea, uno spettacolo unico. Il Tuvixeddu è aperto tutti i giorni fino alle 22:30.
Vicino al Parco si trova un altro luogo che merita una visita con una storia particolare: la Grotta della Vipera. Non lasciatevi ingannare dal nome, in realtà si tratta di una tomba romana, o meglio quello che resta, risalente al I-II secolo d.C. Il nome è dovuto alla presenza nel frontone di due serpenti che dovrebbero rappresentare la nobildonna Attilia Pomptilla e il marito Lucio Cassio Filippo. Il costo del biglietto per ammirare la grotta è di 1€.
A pranzo abbiamo mangiato un’ottimo panino di mare da Mordi Storie di Mare (Scopri cosa mangiare a Cagliari),un localino vicino al porto. Il pomeriggio è stato dedicato alla scoperta delle chiese della città. Siamo partiti da quella che secondo noi è la più bella, ovvero San Michele in Stampace. Costruita tra il XVII-XVIII secolo è il più alto esempio del barocco in Sardegna. Al suo interno sono presenti numerose decorazioni in marmo e affreschi che vi toglieranno il fiato.




A pochi passi da San Michele merita una visita la Cripta di Santa Restituta. Si tratta di una grotta di epoca nuragica che ha visto nel corso dei secoli numerosi adattamenti architettonici. Durante la II Guerra Mondiale fu utilizzata dagli abitanti come rifugio antiaereo.
Prima di tornare al nostro appartamento abbiamo visitato la Chiesa di Sant’Eulalia nel quartiere Marina. Ci siamo diretti lì non tanto per la chiesa in sé quanto per il sito archeologico sottostante. Durante alcuni scavi è stata riportate alla luce un’area di 900 metri quadri databile dal IV secolo a. C al periodo medievale. Durante il percorso museale avrete la possibilità di ammirare da vicino i resti di un santuario punico e di una strada romana lastricata di 13 metri che era collegata al porto. Per info e orari consultare il sito.
Giorno 4: Parco del Molentargius- Sella del Diavolo
Siamo giunti all’ultimo giorno del nostro “cosa vedere a Cagliari in 4 giorni”. La mattina visto che il tempo si era rimesso definitivamente siamo andati a visitare il Parco Naturale del Molentargius in zona Poetto. Nata dalla dismissione dell’attività di estrazione del sale nel 1985 questa immensa area verde racchiude uno degli ecosistemi più importanti di tutta la Sardegna. Il parco può essere visitato anche in autonomia ma noi abbiamo preferito affidarci ad una guida esperta così da poter accedere ad aree protette e osservare la colonia di fenicotteri più grande del Mediterraneo e le splendide saline dal colore rosa intenso.
A pranzo come dei veri local ci siamo fermati a mangiare un panino ai Caddozzoni, dei food truck presenti tutta l’estate al Parco del Cavalluccio Marino. Noi abbiamo assaggiato quello con il cavallo e ci è piaciuto tantissimo. Per finire in bellezza la nostra piccola vacanza sarda siamo andati alla spiaggia più famosa di Cagliari, ovvero la Sella del Diavolo. Qui ci siamo rilassati fino al tramonto e, nonostante l’acqua fosse freddina, abbiamo comunque deciso di fare il primo bagno dell’anno perché era troppo invitante. Per gli amanti del trekking consigliamo di percorrere il sentiero Sella del Diavolo che vi porterà ad un punto panoramico stupendo con una vista mozzafiato.
Prima di partire ammettiamo di aver avuto dei pregiudizi su Cagliari considerata da noi solo una città portuale. Più i giorni passavano e più ci ricredevamo, siamo felici di aver esplorato questa meravigliosa città. Nell’articolo abbiamo voluto consigliarvi cosa vedere a Cagliari in 4 giorni basandoci sulla nostre attività.
Buon Viaggio,
Elena&Jacopo
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